domenica 22 febbraio 2009

ripensandoci:

la religione è una cosa strana. è l'unione di un popolo, un gruppo di persone, un'unità che segue un dio. 

io, voglio dire, non ci credo.

il mio "dio" è un'altra cosa, probabilmente non è niente di reale, o ancora più probabilmente è tutto quello che ho vicino.

se mi interrogo e mi chiedo in quello che credo, la risposta è nulla, perché non mi sento fautrice di nulla, creatrice di nulla, creata da nulla. a parte da quello che vedo. e spesso credo di vedere cose che non esistono.

(e il bello è che queste due righe non sono altro che il risultato di diciotto anni di pensiero.) 




© Wendy Sue Lamm

Ovvero: una visione di dio.


martedì 10 febbraio 2009

ho deciso un paio di cose:

che vorrò bene a mia madre a prescindere da quello che dice, che pensa, da come mi guarda e da come mi vede; che la famiglia è da rispettare e da non far crollare dalle fondamenta come un edificio da abbattere perché brutto e vecchio.

ho deciso anche che farò quello che devo fare, come lo devo fare, per il motivo per cui ho deciso di farlo, che momentaneamente ho scordato, ma sono certa che inizialmente fosse decisamente importante per me.

terza cosa, mettiamola (quasi) ultima, mi farò andare bene le cose che mi danno fastidio e angoscia, perché queste non si combattono con il sonno e nemmeno con le strade da camminare, ma forse a volte bisogna lasciarle da parte e riprenderle in mano quando si ha la voglia - ma forse anche mai.

quarta cosa, non sono una persona negativa, non lo sono né di giorno né di notte, non mi vedo più come prima, non mi sento più come prima, solo in parte va meglio, il resto è indifferente.

mi lascio andare poche volte e ho notato che sbaglio pressoché sempre.

non sono una persona negativa.




ps: no no, mi sbagliavo, cancelliamo tutto, ha detto che sono bella, devo assolutamente ripensare a tutto.



venerdì 23 gennaio 2009


Ho deciso che non mi piaccio per niente.



giovedì 11 dicembre 2008


I've got such a crush / When I looked in your eyes
Feeling I got a dangerous
New experience to try

Pretending

Is not an option

The real thing lives / Within different motions

You're my wrong baby love
You're my wrong baby love
You're my wrong baby love
Be my wrong baby love tonight



, Colder

martedì 18 novembre 2008



Fugazi - Blueprint live at Washington DC (1992)

martedì 28 ottobre 2008

sto definitivamente in culo a dio.

sabato 18 ottobre 2008

Ore 00:35.

" Ho addosso uno stato di ansia altissimo"
" Che ti pervade. "
" Totalmente."
" Da dove viene?"
" Dalla gente che esiste."
" Devi ignorarla. Deve importarti solo delle persone che ti amano."
" Non ci riesco."
" Non ho detto che sia facile. "



Ventiquattro ore prima.
" Da quando ti conosco, hai fatto moltissimi passi avanti."
" Indietro, vorrai dire."
" No, avanti."
" E come fai a dirlo?"
" Per un anno hai portato un solo fottutissimo maglione."



La chiamavano ansia, quella specie di sensazione che le prendeva all'unisono e senza via di scampo. Lasciava loro solo il tempo di repsirare, per un brevissimo istante, e poi ricominciava a martellarle. Avevano deciso che avrebbero imparato ad ignorarla, guardando da un'altra parte o unendo le loro forze in un unico grande momento. La parte peggiore era quando dovevano tornare alle loro vite, ricucire insieme i ricordi di quegli strani avvenimenti, e poi ricominciare. Erano sicure che nessuno le avrebbe mai capite, e che con nessuno sarebbe riuscite a riprodurre quegli stessi movimenti che insieme celavano un imperscrutabile segreto, la perfezione del possedersi. La chiamavano sentimento, ma spesso si riproduceva solo in attimi di realtà senza ragione.



(Hai avuto persino il coraggio di dirmi che se te ne andrai dovrò essere felice per te, perché là non soffrirai più.)